Rete primaria di adduzione

Le acque reflue trattate dalla nostra Società presentano caratteristiche diverse dipendenti dall'origine delle stesse. Queste possono essere suddivise in:

• reflui civili (reflui di tipo A), costituiti da una frazione ridotta di acque parassite, da acque civili, da acque meteoriche urbane ed industriali per una limitata frazione. Sono delle acque particolarmente ricche di nutrienti e tra l’altro, la concentrazione di quest’ultimi risente in maniera sostanziale dell’andamento delle piogge;

• reflui industriali (reflui di tipo B), al contrario sono più ricchi di microinquinanti, cloruri e metalli pesanti. Questi, a seconda della loro origine, possono essere sottoclassificati in:

- reflui di "tipo B0": acque industriali prodotte nell'area di Porto Marghera, non trattati negli impianti di provenienza (ad oggi trattati presso l'impianto SG31);

- reflui di “tipo B1”: acque di origine industriale dell’area di Porto Marghera, trattati negli impianti di provenienza in modo da essere collettati all’impianto “PIF” di Fusina rispettando i limiti sanciti dal D.M. 30.07.99;

- reflui di “tipo B2”: acque meteoriche derivanti dal dilavamento dei siti potenzialmente inquinati dell’area industriale di Marghera;

- reflui di “tipo B3”: acque di falda drenate a tergo delle conterminazioni strutturali ed impermeabili realizzate lungo le sponde dei canali industriali ad opera dell’Autorità Portuale di Venezia e dal Magistrato delle Acque di Venezia (ad oggi trattati anch'essi presso l'impianto SG31).

Proprio allo scopo di trattare acque reflue con caratteristiche così profondamente diverse, il “Progetto Integrato Fusina” prevede la differenziazione delle linee di adduzione dei reflui di “tipo A” e di “tipo B”.

Ai fini del trattamento, il progetto prevede:

• l’utilizzazione del collettore fognario comunale per il recapito dei soli reflui fognari di “tipo A”;

• il collettamento dei reflui di "tipo B0", di “tipo B1”, di “tipo B2” e di “tipo B3” tramite una linea di adduzione costruita “ad hoc” che si sviluppa lungo i marginamenti dei canali industriali di Porto Marghera.

La costruzione di una rete di adduzione siffatta assicura un controllo capillare e centralizzato della quantità di acque reflue avviate al trattamento e della loro qualità, garantendo, al momento dello scarico a mare delle stesse, il rispetto dei limiti normativamente stabili dalla legislazione esistente in materia.