Le origini

S.I.F.A. S.C.p.A. nasce da esigenze condivise e sinergie di intenti fortemente connessi alle necessità di salvaguardia e tutela del territorio.

La laguna di Venezia è una delle aree umide più importanti al mondo per le sue caratteristiche morfologiche, biologiche, ambientali ed idrogeologiche. A ciò deve aggiungersi che l’area prospicente la laguna di Venezia è una zona densamente urbanizzata con oltre 1.000.000 di abitanti ed è, ad oggi, uno dei principali siti industriali italiani.

Gli effetti derivanti dall’attività umana su un territorio così delicato rischiavano di metterne seriamente a rischio l’equilibrio, con innegabili ripercussioni sull’intera area ed i suoi abitanti.

La Laguna di Venezia e la sua salvaguardia non potevano più attendere; sospinti dall’esigenza di adeguare il sistema di captazione delle acque di derivazione industriale, depurarle ed avviarle al riuso e, per la parte eccedente, sversarle in mare, Stato, Regione ed Enti locali hanno avviato uno stretto dialogo sul futuro del S.I.N. di Venezia - Porto Marghera.

Dialogo che ha portato a raccogliere una grande sfida di politica ambientale culminata con l’adozione del “Piano per la prevenzione dell’inquinamento ed il risanamento delle acque del bacino idrografico immediatamente sversante nella Laguna di Venezia - Piano Direttore 2000”.

Il “Piano Direttore 2000” individua degli obiettivi il cui raggiungimento è imprescindibile per il mantenimento dell’equilibro ecosistemico della Laguna di Venezia. 
Questi possono essere individuati:
- nella diminuzione di sostanze nutrienti, segnatamente azoto e fosforo, sversati nel bacino scolante; 
- nella riduzione di sostanze microinquinanti attraverso l’adozione di tecniche industriali di produzione e depurazione all’avanguardia.

Con queste premesse, con delibera della Giunta Regionale n. 365 del 26 febbraio 2001, ha adottato il progetto preliminare dell'opera denominata "Progetto Integrato Fusina" il quale comportava l'evoluzione dell’allora impianto di depurazione di Fusina in “Piattaforma Multifunzionale”, ammodernando i processi biologici ed introducendo trattamenti primari chimico-fisici seguiti da un sistema di fito-biodepurazione nell’area umida denominata “Cassa di Colmata A”.

La Regione Veneto, al fine di procedere quanto prima alla realizzazione del "Progetto Integrato Fusina" ha aderito alla proposta dell'Associazione Temporanea di Imprese costituita dalle Società Delta Pò S.p.A. (ora Veneto Acque S.p.A.), Vesta S.p.A. (ora Veritas S.p.A.) e Impresa di Costruzioni Ing. E. Mantovani S.p.A. di realizzare il progetto mediante concorso di capitali privati procedendo con il sistema del Project Financing. Con delibera della Giunta Regionale Veneto 06.02.2004, n. 282 è stato approvato l'Avviso di Selezione per l'avvio delle procedure di ricerca del soggetto promotore in relazione alla progettazione, realizzazione e gestione del Progetto Integrato Fusina - Project Financing.

In esito alla procedura di licitazione privata europea, com DGR 28.06.2005, n. 1562 è stata affidata all'A.T.I. (Veneto Acque S.p.A., Vesta S.p.A., Impresa di Costruzioni Ing. E. Mantovani S.p.A.) la concessione della progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione e la gestione del Progetto Integrato Fusina. Successivamente l'A.T.I. ha provveduto a trasformarsi nella società di progetto S.I.F.A. - Sistema Integrato Fusina Ambiente - Società Consortile per Azioni. 

Il 06.07.2005 il Presidente della Giunta Regionale ha firmato il "Contratto per l'affidamento e la disciplina della concessione di costruzione e gestione del Progetto Integrato Fusina" con il Concessionario S.I.F.A. S.C.p.A.. Società deputata alla riqualificazione ambientale del Sito di Interesse Nazionale di Venezia - Porto Marghera ed alla salvaguardia dell'ecosistema lagunare attraverso le operazioni di bonifica, trattamento ed allocazione dei fanghi e terre inquinate, trattamento dei reflui industriali derivanti dalle attività degli stabilimenti produttivi insediati all'interno del S.I.N. ed intervenendo nella fase finale della depurazione dei reflui civili consentendo la riduzione di utilizzo di risorse idriche con la fornitura di acque di riuso per scopi industriali.

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